Bacco: Bardolino Classico DOP
Vino di colore rosso rubino, con sentori di piccoli frutti di bosco, vendemmiato a mano
Si consiglia di servirlo a temperatura ambiente.
Un vino amabile, che può essere gustato come aperitivo ma anche in abbinamento a piatti a base di carne, possibilmente di breve cottura, come tagliate di manzo o scaloppe di vitello.
Il Nome Bacco è stato preso in prestito dalla divinità romana "Bacco", conosciuto anche come "Dioniso" nel Pantheon greco, Dio del Vino, del piacere dei Sensi e del Divertimento.
Bakan: Rosso Veronese IGP
Vino rosso rubino, vendemmiato manualmente, con sentori di frutta a bacca rossa e di buona struttura.
Si consiglia di servirlo a temperatura ambiente, ideale in abbinamento a piatti a base di carne rossa dalle tartare alle tagliate di manzo.
Il nome Bakan è stato preso dal dialetto Veneto e significa "Contadino", infatti in etichetta è illustrato proprio un contadino con tanto di pagliuzza in bocca. La parola Bakan è presente anche nel dialetto Trentino ma il significato è leggermente diverso più simile a "Contadino benestante" o "Contadino Ricco"
Sghei: Rosso Veronese IGP
Vino rosso vendemmiato manualmente e affinato in botte, di colore rosso granato, con sentori di frutta a bacca rossa e frutti di bosco, dal gusto rotondo ma leggermente astringente ed acidulo.
Si consiglia di servirlo a temperatura ambiente e di aprirlo almeno 1 ora prima.
E' ideale in accompagnamento a piatti a base di carni rosse e/o selvaggina, sia di cotture lunghe che brevi, dalla classica Fiorentina di manzo ad uno spezzatino di cinghiale, si abbina molto bene anche a formaggi stagionata
Il nome Sghei è stato preso dal dialetto Veneto e sta a significare "Soldi", in etichetta, infatti, sono raffigurate diverse tipologie di monete.
Esistono diverse alternive alla parola Sghei che variano da zona a zona: "Schei", "Beseti", "Becini" ecc...
Mojer: Cabernet Veneto IGP Barrique
Vino rosso, vendemmiato a mano e affinato in botti di rovere per 12 mesi,
Dal colore rosso rubino intenso, a tratti quasi rosso porpora e dal gusto rotondo, con una lieve astringenza e una spiccata acidità.
Il suo bouquet di profumi rimanda ai piccoli frutti rossi, come mora, lampone e mirtillo.
Vino principalmente da meditazione ma abbinabile anche a piatti di carne rossa a lunga cottura, come brasati e spezzatini.
Si consiglia di stappare la bottiglia 1-2 ore prima di brindare.
Il nome Mojer è stato preso dal dialetto Veneto e significa "Moglie", in etichetta è rappresentata una giovane donna che ha ispirato questa illustrazione.
Esistono diverse alternative alla parola "Mojer" che variano da zona a zona: "Mojere", "Mujer", "Femena" ecc...